Metodi e strategie per favorire la coerenza narrativa nella pratica clinica
Videocorso: La narrazione come strumento terapeutico
Obiettivi: Questo video corso ha lo scopo di mostrare l’importanza della narrazione clinica come spazio di cura, di riconoscere i segnali di disorganizzazione narrativa causati dal trauma e di offrire ai clinici strumenti pratici non intrusivi per aiutare il paziente a ricostruire la propria storia, rispettandone tempi e limiti, includendo anche una supervisione applicativa facoltativa.
IN Breve
Conducono:
Anna Rita Verardo – Psicologa e Psicoterapeuta, Trainer EMDR Europe.
Giulia Di Fini – Psicologa, Psicoterapeuta, Dottore di ricerca in Scienze Psicologiche, Antropologiche e dell’Educazione
Durata: 11 sessioni (video da 1 ora ciascuno circa)
Materiali inclusi: Video.
Costo (on demand): 366 euro iva inclusa
La narrazione è uno dei processi psicologici più potenti nella costruzione dell’identità e nella trasformazione dell’esperienza. Per molti pazienti, però, soprattutto in presenza di traumi o storie evolutive complesse, il racconto di sé può essere frammentato, incoerente, difficile da formulare. In questi casi, il terapeuta si trova spesso davanti a storie che non tengono insieme il tempo, che oscillano tra passato e presente, che si interrompono improvvisamente o che sembrano non trovare parole adeguate.
Questo video-corso approfondisce il ruolo della narrazione nella pratica clinica, mostrando come il racconto di sé diventi un vero e proprio luogo di cura: un terreno in cui riconoscere i segni della disorganizzazione narrativa, comprendere l’impatto del trauma sulla struttura del Sé e favorire l’emergere di nuove forme di significato. L’obiettivo è offrire ai clinici strumenti concreti per lavorare con pazienti che faticano a raccontare la propria storia, o che la raccontano in modo confuso, frammentato, emotivamente disallineato.
A partire dai contributi dell’approccio narrativo in psicologia clinica, del cognitivismo evoluzionista, della teoria dell’attaccamento e della psicotraumatologia, il corso mostra come la coerenza narrativa non sia un semplice “ordine del discorso”, ma un indice fondamentale dell’integrazione psichica. Sarà esplorato il modo in cui il trauma può interrompere la continuità della trama autobiografica, generando forme di memoria implicita difficili da portare a parola, e come il terapeuta possa intervenire senza forzare il racconto, utilizzando metodi narrativi ausiliari capaci di agganciare l’esperienza nel punto in cui si è interrotta.
Il percorso si rivolge a psicoterapeuti e psicologi in formazione che desiderano affinare la capacità di ascolto della narrazione clinica e disporre di strategie operative per accompagnare il paziente nella ricostruzione del proprio mondo narrativo.
Attraverso 11 moduli, il video-corso integra momenti teorici, esempi clinici e proposte operative, con l’obiettivo di offrire ai partecipanti una mappa chiara per muoversi tra ciò che è narrabile, ciò che è ancora indicibile e ciò che può iniziare a prendere forma come storia condivisa.
Completando il video-corso, i partecipanti avranno inoltre la possibilità di approfondire i contenuti del corso attraverso un incontro di supervisione clinica facoltativa con le relatrici, dedicato alla riflessione sui casi e all’applicazione dei metodi narrativi nella propria pratica professionale.
Narrare come funzione evolutiva: costruire senso e significato
Obiettivo: Comprendere il ruolo evolutivo della narrazione e il modo in cui viene attribuito senso e significato agli eventi.
Contenuti:
- Cosa significa “fare storia” e “raccontarla”
- La narrazione nella prospettiva evoluzionista: funzioni e vantaggi evolutivi della capacità narrativa
- Modalità di attribuzione di senso e significato
- Dissonanze di senso: quando attribuire significato diventa difficile e quando vissuto e racconto non coincidono.
Quando manca il senso: neurobiologia, organizzazione narrativa dell’esperienza e sofferenza semantica
Obiettivo: Esplorare cosa accade quando non si riesce a generare o condividere significato e come il cervello organizza narrativamente l’esperienza.
Contenuti:
- Sofferenza sul piano semantico: quando manca il senso o non è possibile condividerlo.
- Neurobiologia del significato e della narrazione: sistemi impliciti/espliciti nell’integrazione tra corpo, emozioni e linguaggio.
- Narrazione e cervello: processi con cui l’esperienza viene organizzata in sequenze dotate di coerenza.
- Dalla corporeità al Sé implicito, ai Modelli Operativi Interni ai temi narrativi ricorrenti: come prendono forma continuità, aspettative e identità narrativa.
Narrazione, integrazione e sviluppo
Obiettivo: Approfondire la funzione integrativa della narrazione, il suo ruolo nella regolazione emotiva e le tappe evolutive attraverso cui si sviluppa.
Contenuti:
- Narrazione come strumento per integrare i diversi domini dell’esperienza
- Narrazione e regolazione emotiva: come il racconto sostiene modulazione, riconoscimento ed espressione degli stati interni.
- Sviluppo delle capacità narrative: tappe evolutive e prerequisiti cognitivi, linguistici e relazionali.
- L’importanza della narrazione in clinica: perché il cambiamento terapeutico richiede nuove forme di racconto.
- Costruire buone storie: caratteristiche delle narrazioni efficaci e clinicamente trasformative.
Dal funzionamento del cervello narratore ai principi terapeutici
Obiettivo: Derivare dal funzionamento del cervello narratore i principi utili per il lavoro clinico sulle narrazioni e analizzare in modo sistematico gli elementi narrativi presenti nel racconto del paziente.
Contenuti:
- Continuità con il modulo precedente: partire da “che cosa rende una storia efficace”.
- Che cosa accade quando il funzionamento narrativo si inceppa: difficoltà nella costruzione o nella tenuta della trama.
- Cosa osserviamo nella narrazione del paziente: corpo narrante, stile, coerenza, contenuto tematico
- Approfondimento sulla coerenza narrativa: componenti e indicatori.
- Implicazioni della coerenza narrativa sul funzionamento sociale, sulla capacità di mentalizzazione e sulle relazioni di attaccamento.
La narrazione in età evolutiva e i Modelli Operativi Interni
Obiettivo: Comprendere come lavorare con e sulle narrazioni in età evolutiva e riconoscere i Modelli Operativi Interni attraverso gli stili narrativi dei bambini.
Contenuti:
- Il lavoro con e sulle narrazioni in età evolutiva: specificità, accorgimenti, punti di accesso.
- Riconoscere i MOI nei racconti dei bambini: indicatori narrativi rilevanti.
Stili narrativi in base al modello di attaccamento: – bambino con attaccamento sicuro – bambino evitante/distanziante – bambino ambivalente/invischiato – bambino disorganizzato
la narrazione in età adulta: dimensioni implicite ed esplicite
Obiettivo: Analizzare le caratteristiche narrative dell’adulto sicuro e dell’adulto distanziante e individuare modalità cliniche per aumentare la coerenza narrativa del distanziante.
Contenuti:
- La narrazione del paziente adulto: specificità cliniche e punti di osservazione.
- Corpo e atteggiamento: la dimensione implicita della narrazione.
- Narrazione dell’adulto con attaccamento sicuro: indicatori, modalità espressive e organizzazione interna.
- Narrazione dell’adulto distanziante: indicatori, coerenza narrativa e criticità semantiche.
- Come aumentare la coerenza narrativa dell’adulto distanziante: strategie narrative e interventi clinici.
Pratiche narrative in clinica: adulti distanzianti e preoccupati/invischiati
Obiettivo: Approfondire le pratiche narrative utili con l’adulto distanziante e analizzare lo stile narrativo dell’adulto preoccupato/invischiato, individuando modalità cliniche per aumentare la sua coerenza narrativa.
Contenuti:
- Pratiche narrative con l’adulto distanziante: interventi mirati da utilizzare in clinica.
- Narrazione dell’adulto preoccupato/invischiato: indicatori, coerenza narrativa e criticità semantiche.
- Come aumentare la coerenza narrativa dell’adulto preoccupato/invischiato: strategie narrative e interventi clinici.
Pratiche narrative in clinica: adulti preoccupati/invischiati e adulti irrisolti
Obiettivo: Proseguire il lavoro sulle pratiche narrative con l’adulto preoccupato/invischiato e analizzare lo stile narrativo dell’adulto irrisolto, con particolare attenzione ai segni del trauma nella narrazione.
Contenuti:
- Pratiche narrative con l’adulto preoccupato/invischiato: interventi mirati da utilizzare in clinica.
- Narrazione dell’adulto irrisolto: indicatori, coerenza narrativa e criticità semantiche.
- Come aumentare la coerenza narrativa dell’adulto irrisolto: strategie cliniche e interventi mirati.
- Come il trauma irrompe nella narrazione: forme tipiche di discontinuità e alterazione del racconto.
- Riconoscere i markers traumatici nelle storie narrate
- Il linguaggio nelle narrazioni traumatiche: caratteristiche, limiti e modalità espressive ricorrenti.
Narrazioni traumatiche in età evolutiva e lavoro clinico con le metafore
Obiettivo: Comprendere le caratteristiche delle narrazioni traumatiche in età evolutiva e utilizzare metafore come strumenti clinici nel lavoro narrativo.
Contenuti:
- Narrazioni traumatiche in età evolutiva: forme tipiche, segnali e modalità di espressione indiretta.
- Il potere dei non detti e dei segreti familiari: effetti sulla costruzione del racconto e sull’organizzazione del Sé.
- Lavorare con le metafore: tipologie, livelli e funzioni nel processo narrativo.
- Pratiche narrative con l’uso della metafora in clinica: modalità operative e applicazioni specifiche.
Storytelling in clinica: prospettiva evoluzionistica e pratiche narrative
Obiettivo: Utilizzare pratiche di storytelling in chiave evoluzionistica per lavorare con i Sistemi Motivazionali e con le dimensioni corporee della narrazione.
Contenuti:
- L’uso dello storytelling con i pazienti: quando, come e perché introdurlo in terapia.
- Pratiche di storytelling nella prospettiva evoluzionistica: principi, funzioni e modalità operative.
- Narrare i Sistemi Motivazionali Arcaici e Interpersonali: dare voce a dinamiche implicite e pattern relazionali.
- Narrare il corpo e narrare attraverso il corpo: integrare dimensioni corporee, implicite e sensoriali nel processo narrativo.
Narrazioni familiari: bambini, genitori e storie condivise
Obiettivo: Utilizzare le narrazioni come strumento clinico per lavorare con i genitori, riconoscere gli stili comunicativi familiari e sostenere la costruzione di una coerenza narrativa condivisa.
Contenuti:
- Lavorare con bambini e genitori attraverso le narrazioni: principi e modalità operative.
- Riconoscere gli stili comunicativi familiari: pattern ricorrenti e loro impatto sul racconto.
- Narrazioni familiari e coerenza: continuità, rotture e possibilità di ricostruzione.
- Aiutare i genitori a diventare buoni narratori: accompagnare la genitorialità narrativa.
- Narrative familiari nei traumi pre-verbali.





